C’è poco da dire, l’arrivo di Clubhouse all’interno del mondo social ha destato grande entusiasmo e grande interesse fin da subito ma ha avuto il boom quando Elon Musk, il proprietario di Tesla, e Mark Zuckerberg, il titolare della galassia Facebook, hanno fatto il loro ingresso nel social. E oggi sono tantissime le grandi aziende, i grandi personaggi, i principali social network stessi, ad avere il proprio profilo Clubhouse e ad usarlo sempre con maggiore consapevolezza.
Senza entrare troppo nel merito, mi è sufficiente dire che Clubhouse si basa su contenuti audio in diretta, possiamo quindi definirla come una chiacchierata live. Ognuno può aprire una propria room con un titolo e può invitare altri a partecipare a questa chiacchierata o impostare la room come aperta e ritrovarsi con migliaia di persone ad ascoltare. Naturalmente non è la riunione di condominio di Fantozzi, ci sono i moderatori che regolano i vari interventi e gli speaker che esprimono le loro considerazioni. Sono nate room di qualsiasi tipologia, pubbliche, private, su invito, estemporanee, programmate, e su qualsiasi argomento, dal marketing ai rapporti di coppia, dalle barzellette alla politica, dalle consulenze legali ai commenti sportivi. Ad esempio Zuckerberg ha parlato, come primi argomenti, di realtà virtuale e di lavoro da remoto, mentre Musk ha trattato i temi dello spazio e delle criptovalute.