Spammi e non lo sai!
Se scorri la tua bacheca facebook o ti muovi all’interno di pagine e gruppi, ti potrà capitare di imbatterti in post nei quali tizio o caio linka la propria pagina facebook, il proprio evento, le proprie promo. Magari l’hai fatto anche tu una volta o lo fai periodicamente. Serve? Può ottenere risultati rilevanti?
La risposta è NO, sia alla prima sia alla seconda domanda.
- Primo, perché non è altro che del marketing d’immagine: posto la mia pagina sul gruppo del paese, nella speranza che arrivi qualche mi piace e che qualcuno poi venga in negozio, nel locale, in ufficio. E’ la tecnica delle dita incrociate, non proprio una strategia all’avanguardia.
- Secondo, se il gruppo è del tuo paese, la tua attività è già conosciuta alla maggior parte dei membri. Certo, qualcuno potrebbe vedere quel particolare evento o quella particolare promo ma rimaniamo sempre dell’ambito “Vabbè, male non farà!” che non rappresenta l’approccio strategico più spinto in ambito social.
- Terzo, se il gruppo o la pagina hanno un regolamento che non lo permette, si può innescare una discussione critica che non fa affatto bene. Non dico che possa sfociare nel delirio social con offese, insulti e complimenti ai familiari più stretti… ma è meglio evitare di essere considerati degli spammatori, o no?
Condividere quindi la tua pagina facebook su gruppi o altre pagine non è proprio consigliato. Se lo fai, non aspettarti risultati rilevanti. Come fare, quindi, per raggiungere su facebook i tuoi potenziali clienti? Serve una strategia costituita almeno da un piano editoriale che preveda post organici e post sponsorizzati. Se impostata correttamente può essere decisamente molto più efficace e le inserzioni a pagamento rappresentano uno dei punti chiave della strategia di marketing digitale mirato che possono fare la differenza per la tua attività. Se studiate correttamente possono risultare addirittura a costo zero. Spendo una cifra per sponsorizzare i miei post ma il ritorno economico misurabile di una promozione specifica, mi permettere di abbattere i costi di sponsorizzazione fino ad annullarli. Sempre che la strategia complessiva sia ben studiata.
Esempio banale…
Se spendo 100 euro per promuovere un buono che dà diritto ad una bottiglia di vino per San Valentino e a San Valentino arrivano con il buono scaricato tramite facebook 10 coppie che spendono 80 euro a testa ovvero 800 euro, avrò avuto un primo margine di 700 euro e, sperando che le 10 bottiglie e le altre spese dirette non ammontino proprio a 700 euro, anche un profitto. E’ questo lo scopo di un buono sconto? Fare profitto nell’immediato con un’esca?
Anche qui la risposta è NO.
Se questa è l’idea, così facendo dovresti impostare ogni giorno una promozione per ottenere dei risultati aggiuntivi; diventeresti il Poltrone&Sofà del circondario.
Lo scopo di un buono sconto, di una promozione specifica, di una risorsa gratuita, è quello di attrarre potenziali clienti presso la tua attività. Persone interessate a ciò che fai, persone che vedono in te una soluzione ad un problematica in essere. Arrivano con un buono, ti conoscono, apprezzano il tuo lavoro e diventano molto più propensi a tornare di chi vede una promo generica su un gruppo facebook!
Ho semplificato molto, forse troppo, la dinamica dell’esempio appena fatto ma è la logica che deve essere chiara: la possibilità di raggiungere in modo specifico persone sensibili a ciò che tu fai, non è mai stata così alla portata; impostare una campagna facebook solo sulle coppie che abitano in un determinato luogo o solo su donne fidanzate o solo uomini fidanzati, utilizzando le giuste armi della persuasione per scrivere post mirati, ha un’efficacia molto più forte di un volantino in tutte le cassette dalla posta del paese o di un post facebook infilato in tutti i gruppi o pagine che conosciamo!
Detto questo, se vedrete un mio post in qualche gruppo, segnalatemi all’istante!
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