Il fallimento è dietro l’angolo per chiunque, a meno che…

Mercato sotto shock per la vicenda Mercatone Uno: ma è poi così strano che un’azienda importante fallisca all’improvviso?

E’ la notizia del momento: la Mercatone Uno, una delle catene retail più famose d’Italia, è fallita e la notizia è arrivata al mercato tramite messaggi WhatsApp e post sui social. Nessuna lettera, nessuna assemblea. Si parla di 55 punti vendita, 1.800 dipendenti e migliaia di clienti e fornitori che di punto in bianco si sono ritrovati senza lavoro, senza i propri acquisti, senza i legittimi pagamenti.

Che Mercatone Uno non stesse bene era risaputo da tempo ma l’acquisto del gruppo da parte di Shernon Holding nella primavera dello scorso anno sembrava aver riportato, almeno sulla carta, la nave sulla rotta del risanamento.

Evidentemente qualcosa è andato storto. Vediamo quali possano essere i motivi che hanno portato al fallimento e se possiamo prendere spunto dalla vicenda per trarre suggerimenti utili anche per chi ha un’attività locale.

I 2 errori fatali che possono portarti al fallimento anche velocemente!

C’è poco da fare, se il capitale che l’imprenditore mette nella sua azienda si chiama capitale di rischio, un motivo ci sarà.

E il rischio a cui si fa riferimento è quello di vedere la propria attività non ottenere più i risultati necessari per coprire i costi, per realizzare margini, per toglierci le soddisfazioni che ci hanno spinto a fare l’imprenditore.

Sono due gli errori che possiamo definire fatali e che, quindi, possono portare la nostra attività al fallimento: smettere di innovare (errore verso l’interno) e non adattarsi tempestivamente al cambiamento (errore verso l’esterno). E sono aspetti che non valgono solo per le grandi realtà, risultano fondamentali in proporzioni anche per le attività locali.

(1) NON INNOVARE E SEDERSI SUGLI ALLORI – Errore verso l’interno

Può sembrare banale come motivazione ma è troppo spesso quelle che invece succede nelle aziende, soprattutto quelle che hanno raggiunto una certa espansione.

Nella fase di avvio dell’attività, il focus è ben orientato sulla conquista del mercato attraverso gli investimenti e a dare alla clientela la novità del momento.

Nella fase di espansione, il focus continua ad essere elevato, orientato alla crescita, alla duplicazione dei processi che funzionano.

Nella fase di maturazione, nella quale il focus dovrebbe orientarsi al consolidamento dell’attività, molte aziende rallentano i processi di innovazione, rifiatano dagli sforzi effettuati nelle fasi precedenti e, invece di rafforzare gli aspetti e le strategie che hanno determinato l’espansione, iniziano a gestire passivamente l’attività.

La fase di cambiamento, necessaria per mantenere alto il livello di attenzione e l’efficacia della gestione, quindi, non viene avviata, sottovalutandone le potenziali conseguenze che portano inesorabilmente verso un declino che, non sempre è possibile, evitare.

Tu, nella tua attività, in che fase sei?

(2) NON ADATTARSI TEMPESTIVAMENTE AL CAMBIAMENTO – Errore verso l’esterno

Se nelle fasi di avvio e di espansione, l’attenzione a ciò che ci circonda è alta, nella fase di maturazione il rischio, come abbiamo visto poco fa, è quello di sedersi sugli allori.

Non vedere ciò che ci succede attorno può essere letale e oggi, in piena Rivoluzione Digitale, lo è ancora di più perché il mondo cambia velocemente e non c’è il tempo nemmeno di rendercene conto.

Se 100 anni fa un’attività locale poteva contare sulla clientela del paese e funzionare , con l’avvento delle automobili e dei trasporti su gomma, un’attività locale ha iniziato ad avere come concorrente l’attività locale del paese vicino.

Se poi il progresso ci ha portato i Centri Commerciali e i grandi outlet e la concorrenza per la nostra attività locale è diventata ancora più ampia, l’esplosione degli e-commerce ha iniziato a mettere in difficoltà anche i Centri Commerciali. E la nostra attività locale come può sopravvivere?!?

Può sopravvivere con l’unica ricetta possibile, valida per tutti, anche per Mercatone Uno, per Blockbuster, per Kodak, per Melegatti. Aziende floride che hanno sottovalutato il cambiamento del mercato e non hanno adattato le loro strategie venendo schiacciate dalla concorrenza.

Perché Ikea vende e Mercatone Uno no? Perché Netflix vola e Blockbuster ha chiuso? Perché hanno saputo affrontare il cambiamento nel modo giusto, capendo le nuove abitudini di acquisto del cliente e, soprattutto, utilizzando in nuovi canali e i nuovi strumenti oggi a disposizione grazie alla Rivoluzione Digitale.

Delle grandi aziende che hanno sottovalutato il cambiamento ci rimarranno solo i ricordi come il Commodore 64, come la pubblicità dell’alieno della Kodak, come la biglia gigante di Marco Pantani di fronte alla sede di Mercatone Uno a Imola.

Cosa ci insegnano questi fallimenti illustri, se abbiamo un’attività locale? 

Se abbiamo un’attività locale, da questi fallimenti illustri possiamo imparare una cosa sola: mai sottovalutare il cambiamento, soprattutto se risulta essere così veloce e deciso.

Viviamo oggi in una società sempre più connessa, sempre più dipendente dagli strumenti digitali (smartphone su tutti) e integrare i nuovi canali e questi nuovi strumenti (sito web, social network, messaggistica, email) diventa sempre più indispensabile.

  • La nostra attività utilizza correttamente questa continua connessione?
  • La nostra attività utilizza correttamente i canali e gli strumenti digitali oggi a disposizione?
  • La nostra attività ha integrato correttamente le iniziative online con quelle offline?

Prima di rispondere, vi invito a considerare con attenzione il significato di “correttamente” perché anche in Blockbuster o in Kodak erano convinti di operare in modo corretto e poi hanno fatto la fine del topo, come Mercatone Uno.

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Se la tua gestione del cliente (trovarne di nuovi e mantenere quelli che già hai) sta attraversando un periodo complicato, ti invito a prendere in considerazione un cambio netto di strategia. Ciò che hai sempre fatto ti ha portato fino ad oggi ma le condizioni che c’erano fino a poco tempo fa non ci sono più. Con una chiacchierata di un’oretta, potremmo analizzare la tua situazione attuale dal punto di vista marketing.

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